Orfeo Zanforlin Allenatore Calcio

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sabato 23 luglio 2011

Tartaglia e Zanforlin sono al lavoro per puntellare la rosa della prossima stagione


Il Mascagni comincia a prendere forma
Il nuovo tecnico “Nel fine settimana dovrebbero arrivare alcune conferme importanti”
Settegiorni- 15Luglio 2011
Sappiamo tutti dove va chi procede lentamente...Un percorso lento e attento, esattamente come il mercato del Mascagni, con Tartaglia e Zanforlin costretti a convivere con il rifacimento quasi totale della squadra. I pensieri nella testa del duo senaghese vanno dai big veterani da rimpiaz-zare ai giovani da inserire per obblighi normativi, un lavoro a 360° che lascia poco tempo e spazio al relax. «Sono sommerso di numeri, nomi e ruoli» scherza l'ex tec¬nico del Cusano che pone comunque una dead line. «I contatti sono stati avviati da tempo, le intese raggiunti ora spetta a me e Tartaglia chiudere il cerchio e vogliamo farlo entro il week-end, con l'intenzione di presentare la squadra la-prossima settimana». La buona notizia è che le alternative non mancano, nessuno ha riattaccato il telefono in faccia al tecnico, anzi «molti si sono proposti e onestamente non me lo aspettavo. Non per mancanza di rispetto verso il Mascagni, ma semplicemente perché non pensavo che la regola dei giovani lasciasse a casa così tanti buoni gio-catori. Meglio per noi che affrontiamo i giocatori senza l'acqua alla gola della necessità impellente». Alcuni li metterà sotto contratto, altri li lascerà andare anche lui nel mare magnum del mercato estivo. «Il vero problema non sarà convincerli a firmare ma il contrario, dire di no non è mai bello e per questo ringrazio tutti per la pazienza che stanno dimostrando». Il Mascagni si fa attendere e desiderare anche questo è un segno di appeal da non scartare. Zanforlin non entra nel dettaglio delle trattative «anche perché è veramente un puzzle incastrare i giocatori nei ruoli giusti considerando l'età. Ogni volta che ci ragioniamo sopra cambiamo qualcosa e questo ovviamente incide sulle trattative, di certo cam¬bieremo il volto alla squadra per un buon 50%, nello specifico penso saranno una de¬cina i volti nuovi, quindi toccheremo tutti i reparti». Del Mascagni che fu, non faranno più parte Ricci, Nardo, Pereira, Zora, La Bombarda e altri che lasciano i confermati Simone, Ottolini, Mancuso, Bizzozero, Ortolani e Zaffino al momento orfani e in attesa che Zanforlin e Tartaglia risolvano il puzzle ponendo ogni tessera affianco dell'altra. Poche ore e dovrebbe esporre l'opera.
Alessandro Terruzzi

sabato 9 luglio 2011

II «nuovo» Mascagni riparte da Orfeo Zanforlin




La società rossoblù ha scelto il sostituto di Margutti
SENAGO 1 Luglio 2011 Tratto dal Settimanale "Settegiorni"
Torna in patria, sperando di essere buon profeta. Senaghese doc, partendo dall'esperienza datata 1999-2000 alla guida della juniores regionale del Senago, e dopo aver battezzato ogni campo della zona con Bovisio Masciago, Real Besana, Cusano e recentemente la Rappresentativa Allievi del comitato di Milano, ha deciso di ritornare all'ovile sposando il nuovo corso Nuovo obbligatoriamente, da mister alla squadra profondamente rivoluzionata con addii dolorosi ma voluti. «Si è chiuso un ciclo - ammette Zanforlin - e l'idea di poterne aprire immediatamente un altro mi stuzzica ed è stato alla base della mia scelta di firmare per il presidente Gnani. La società è semplice ma estremamente onesta e seria, senza velleità di grandezza o voglia di prendere in giro, proprio come me». Scelta professionale e di similitudine ma anche, e forse di più, personale e passionale. «Abito a Senago e poter contribuire alla crescita dello sport del mio paese è un'occasione troppo importante. Ringrazio per questo il direttore sportivo Tartaglia, è grazie a lui se sono qui e finalmente siamo riusciti ad incontrarci nuovamente. Lo conosco da oltre 25 anni e insieme abbiamo già lavorato in passato, ogni anno a giugno mi chiamava per sondare la mia disponibilità, dopo diversi rifiuti stavolta era giunto il momento di dire sì». Il matrimonio è stato celebrato celermente senza la postilla del viaggio di nozze avendo in agenda l'impellente necessità di riallestire una rosa in grado di salvarsi. Come detto si è chiusa una parentesi vincente e i titoli di coda sulle esperienze dei vari Ricci, Nardo e Pereira oltre a Zora, vanno ad impoverire il parco giocatori ad uso e consumo del tecnico. Che non ne fa un dramma. «Ci sono le condizioni per rinnovare e ricostruire a nostra immagine consapevoli di doverci prendere qualche rischio. Le aspettative sono per una stagione tranquilla ottenendo la salvezza prima del tempo. Come riuscirci? Con giocatori dotati nel Dna di stimoli, non per forza economici, e entusiasmo senza dimenticare ovviamente la bravura tecnico-tattica». A proposito come si schiererà il Mascagni che verrà? «Muovendo i primi passi della carriera ero intransigente sul 4-4-2, col passare degli anni mi sono addolcito e ricreduto e oggi costruisco lo schema di gioco seguendo diversi fattori, dalle condizioni dei miei giocatori alla disposizione dell'avversario cercando sempre di distruggere attivamente, ovvero non subendo ma cercando d'imporre il nostro gioco e la nostra mentalità. Non sarà ovviamente semplice, almeno inizialmente, ma abbiamo il dovere e presto avremo anche la capacità di poterlo fare». Parole e atteggiamenti lasciano pensare che Tartaglia abbia pescato per la panchina il leader che andava cercando