Orfeo Zanforlin Allenatore Calcio

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giovedì 24 dicembre 2020

 

 


23 Dicembre 2020

Juventus-Fiorentina 0-3. “Testa bassa e lavorare caro Bonucci” di Orfeo Zanforlin

Si pensa sempre che ci siano limiti invalicabili ma questa volta il limite è stato superato e devastato. Siamo di fronte alla più brutta partita della stagione. Juventus-Fiorentina del 22 dicembre 2020 che sarà ricordata come una debacle, la prima e l’unica di campionato allo stadium. Squadra con la testa alle vacanze natalizie dice Andrea Pirlo, dichiarazioni ingiustificabili e gravi le cui responsabilità sono anche sue oltre che dei giocatori. Vero che gli episodi in generale hanno caratterizzato il risultato finale, quelli arbitrali su tutti, ma anche quella dei singoli giocatori. Bonucci peggiore in campo, chiede scusa poi scusa ai tifosi per la sua prestazione e per quella dei compagni. Grazie ma son cose già viste, sentite e risentite. Testa bassa e lavorare. Penso a questo punto che alcuni giocatori non siano da Juventus e lo dico dopo averli seguiti per anni. Alex Sandro e Bentancur e non solo, sono gli imputati di turno, buoni giocatori ma non basta. La sufficienza non è da chi gioca alla Juventus e fare il semplice compitino, ci vuole molto di più per non vivere solo di luce riflessa, questa prima o poi si affievolisce. Se questa squadra non diventa più umile, più affamata nei suoi giocatori giovani e se i più anziani ed esperti non hanno voglia di mettersi alla prova, la Juventus farà fatica a raggiungere l’obiettivo minimo che non è lo scudetto ma a mio parere la qualificazione in Champions League. Meditate! Ora proviamo ad essere fiduciosi e speranzosi di trovare sotto Albero di Natale qualche sorpresa di mercato necessaria. Ciao a tutti e un affettuoso Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti gli amici Juventini e sportivi in generale e che il 2021 sua ricco di risultati sportivi.

Editoriale di Orfeo Zanforlin

domenica 20 dicembre 2020

 

19 Dicembre 2020, Parma-Juventus 0-4

 


"La Juventus più bella ma Andrea Pirlo fino quando sarà un praticante?" Di Orfeo Zanforlin

La Juventus più bella, esattamente come deve essere, vincente e convincente. Contro il Parma la squadra sfodera una condizione atletica mai vista, un’organizzazione di gioco fatta di movimenti senza palla e inserimenti imprevedibili e pareva tutto codificato, gesti tecnici di alta precisione eseguiti a memoria. La cosa non sembra vera, pochissimi errori fatto salvo due interventi importanti di Buffon.  McKennie ormai una garanzia non più la sorpresa, bentornato Ramsey, di lui si può confermare che quando sta bene è  un giocatore di qualità,  prima d’ora sostenere la tesi era semplicemente una scusa e un modo di dire. Bentancur trova la sua migliore prestazione ma sentenzia che con Rabiot non può giocare. Ronaldo,  Morata e De Light impeccabili per un rendimento da 7 in pagella, il difensore utilizzato anche  a sorpresa da mister Pirlo anche nella fase di costruzione ha eseguito il compito trasmettendo sicurezza ai compagni. Bene, ora  passiamo ai luoghi comuni: l’avversario non è di livello è rimasto negli spogliatoio, Liverani ha sbagliato la formazione, squadra senza mentalità, senza idee, senza voglia, il Parma non si è impegnato perché sapeva come andava a finire…..ecc. ecc.  e c’è spazio per altro? Ma nel calcio non è così scontato. La Juventus aveva già dato segnali di crescita importanti contro il Barcellona, il Genoa e l’Atalanta anche se quest’ultima gara è terminata con un pareggio ma la prestazione è stata di buon livello. Il prossimo avversario la Fiorentina e paradossalmente dispiace che poi ci sia la sosta perché la condizione attuale sarebbe stata da sfruttare se fra i prossimi avversari  ci sono Milan e Inter. Affrontarle nella miglior condizione psico-fisica di da delle consapevolezze che speriamo no vengano meno nelle prossime settimane. Godiamoci questo momento e comunque sotto chi tocca. Alla Juventus non spaventa nessuno. Dimenticavo ma Andrea Pirlo sarà un praticante fino a quando??

Editoriale di Orfeo Zanforlin

 

17/12/2020  Juventus – Atalanta 1-1

 


Ancora un pareggio della Juventus, la tanto attesa continuità di rendimento stenta a decollare, l’avversario è di ben altro valore rispetto i precedenti ma anche per questo ci  si aspettava una prestazione convincente contro l’Atalanta. Da diverse settimane e chi solitamente mi legge sa bene come la penso e vorrei tanto essere smentito ma la coppia Bentancur –Rabiot  non mi convince è male assortita. Pirlo manda in campo Arthur dall’inizio gara costretto dopo pochi minuti alla sostituzione per aver subito un durissimo fallo di gioco. Arthur e Bentancur  insieme mi pareva una bella suggestione ma è durata troppo poco per qualsiasi giudizio. Complessivamente una bella partita giocata a ritmi alti, intensi, capovolgimenti di fronte, all’inglese. Tanta la voglia di vincere di entrambe le formazioni, la classifica del resto lo impone chiaramente.  Dybala in panchina dentro Morata. Per la prima volta l’attacco della Juventus da segnali di stanchezza fisica e  mentale, tante imprecisioni sotto porta e nei passaggi, Morata lezioso e superficiale sbaglia un gol clamoroso per voler colpire il pallone di tacco  a porta vuota. La squadra fa comunque una prestazione di livello, il migliore in campo il portiere neroblu Gollini che oltre a parare il rigore fa almeno altri tre interventi decisivi ai fine del risultato così come Szczesny che si supera in un paio di occasioni. Il pareggio forse è il risultato più giusto anche se la Juventus ha nel tabellino maggior possesso palla, numero di conclusioni e dominio territoriale. La difesa ha retto bene lo scontro 1vs1, De Light bravo ancora una volta, non ha permesso granchè a Zapata. Cuadrado maluccio come Alex Sandro ma questo non è una novità. E’ Federico Chiesa il migliore in campo, oltre a fare un gol straordinario calciando a rete da fuori area all’incrocio dei pali, si distingue per impegno e disponibilità tattica interpretando le due fasi in maniera utile nel compensare  l’inferiorità a centrocampo. Resta una buona prestazione ben augurante ma vanno ritrovati prima possibile soluzioni migliori a centrocampo e una migliore condizione degli attaccanti e non solo di  Dyabala ma di Morata, Ronaldo e Kulusevski.

Editoriale di Orfeo Zanforlin

lunedì 14 dicembre 2020

 


Genoa-Juventus 1-3

 “La coppia Bentancur-Rabiot per ora non funziona. McKennie in questo momento indispensabile, con Arthur regia più logica. Dybala sorride”. Di Orfeo Zanforlin

Contro il Genoa ci si aspettava da Dybala un segnale, una risposta,  ritrova il sorriso ma non la miglior condizione, certo di punto in bianco non poteva essere la prestazione più importante da ricordare negli anni a divenire. Tanta buona volontà,  applicazione e disponibilità, il momento per lui è senza dubbio particolare e difficile, abbracciare Pirlo dopo il gol è stato un atto dai significati diversi ma importanti, aver ritrovato lo spirito nel riconoscere chi e coloro che lo stanno aiutando. Dybala è un capitale economico e tecnico della Juventus, deve essere rivitalizzato e valorizzato, questo è un passaggio che il giocatore ha capito, maturato e fatto suo e non può essere altrimenti se vuole ritornare quel giocatore importante che tutti abbiamo conosciuto. Se riuscirà a vincere mentalmente e reprimere la competizione di Ronaldo e Morata sarà un giocatore ritrovato. Contro il Genoa la Juventus ha faticato più del dovuto ma era importante dare continuità di risultati anche senza essere convincenti tecnicamente e tatticamente. Bianconeri sempre padroni del campo, pochissime sbavature difensive ma sufficienti per subire il gol del pareggio. De Light ha ridato al reparto quella solidità difensiva che mancava, anche nelle difficoltà riesce a risolvere i problemi di un centrocampo che non protegge. Sono sempre più convinto che non sia ben assortita la coppia Bentancur- Rabiot e che McKennie sia in questo momento indispensabile ovunque Pirlo lo faccia giocare. Il Texano garantisce recupero palla, giocate e inserimenti sempre nel vivo della manovra e della finalizzazione, elementi indispensabili che altri non offrono. Con Arthur in regia, si vede meno frenesia e i tempi di gioco sono più razionali, una costruzione più logica. Ora sotto a nuove prove perché questo è ed è giusto che sia, sei la Juventus. Quanto stia migliorando la Juventus nelle ultime gare è sugli occhi di tutti ma non è ancora sufficiente, sarà che l’ambiente si è abituato negli anni a vedere un caterpillar, una macchina schiacciasassi ed è per questo che il giudizio a prescindere  è sempre molto critico e le aspettative senza fine. A propostito, #finoallafine

Editoriale di Orfeo Zanforlin

domenica 6 dicembre 2020

 


 

 

 

 

 

 

05/12/2020, Juventus – Torino 2-1

“Derby della Mole a double face” di Orfeo Zanforlin

Un primo tempo disastroso, la Juventus più brutta della stagione, disorganizzata, male assortita, senza idee, confusa e svogliata. Di questa prima frazione non si salva nessuno da un giudizio negativo estremo fatto salvo Szczesny autore di due interventi decisivi. Il Torino di Giampaolo in versione 5-3-2 capisce che può sorprendere la Juventus con una buona organizzazione difensiva  per poi ripartire, e lo fa anche molto bene e spesso con Zaza e Belotti che costringono a innumerevoli falli i giocatori della Juventus sanzionati con altrettanti cartellini gialli. Juventus mai pericolosa, lo stesso  Cristiano Ronaldo incredibilmente assente, ma non l’unico, tanti errori tecnici, passaggi sbagliati da parte di tutti, il walzer degli errori.  A centrocampo Rabiot e Bentancur svaniti, nessuno dei due a proteggere la difesa sempre molto larghi, fuori tempo in cerca di avventure. Dybala non pervenuto, si incaponisce nel portare palla in giro per il campo. Kulusevski, Cuadrado e Dybala quando staziona sulla fascia destra danno l’dea di tanta confusione tattica. Sviluppo lento in orizzontale fino a fondo campo senza alcun giocatore a riempire l’area. Si evidenza ancora una volta l’assenza del centravanti, Morata indispensabile. Il Torino chiude il primo tempo meritatamente in vantaggio con Nkoulou a seguito di un calcio d’angolo e di un pasticcio difensivo.

Inizia il  secondo tempo  e Torino si difende ancora in 20 metri con tutti gli effettivi sotto la linea della palla e la Juventus con un palleggio lento nel traffico senza  un passaggio profondo un filtrante non cambia di molto l’andamento della gara.  La voglia di reagire però è tanta,  alla fine del  primo tempo sicuramente un faccia a faccia della squadra  ha motivato i ragazzi d Pirlo a crederci di più. Le sostituzioni portano qualche convinzione maggiore, Ramsey e MkKennie  per Kulusevski e Rabiot hanno dato una scossa, Cuadrado gioca come sa fare, Giampaolo toglie Zaza per Lukic, questo permette alla Juventus di difendere senza correre grossi pericoli e portare qualche giocatore ad avanzare e attaccare l’area, lo fanno prima McKennie e poi allo scadere Bonucci, bravi a ribadire in rete di testa  due cross con il contagiri di Cuadrado .

La Juventus vince il Derby di andata ma quanta fatica grazie a un concentrato di voglia di vincere che, per alcuni giovani non è stato ancora mentalizzato, e prodotto sul finire della partita. Restano molte perplessità in generale sulla costruzione della squadra e sulle combinazioni degli interpreti da schierare insieme.

Editoriale di Orfeo Zanforlin

martedì 1 dicembre 2020

 


 


 

Orfeo Zanforlin “Ronaldo allergico alla panchina o scelte responsabili”

#Benevento -Juventus 1-1

Orfeo Zanforlin “Ronaldo allergico alla panchina o scelte responsabili”
A Benevento la Juventus pareggia ancora una volta e perde altri punti, 3 Pareggi che coincidono con le assenze di Cristiano Ronaldo. Ronaldo decide quando giocare,  quando riposare e curare gli infortuni. Non sappiamo a quale dei casi corrisponda l’assenza di Benevento ma certo è che in questo momento la Juventus è ancora Ronaldo dipendente. Prendersi un turno di  riposo per questa partita forse non era la scelta migliore,  con la Dinamo Kiev sarebbe stata più opportuna, in Champions League la Juventus è già qualificata, in campionato invece si gioca per i 3 punti una priorità assoluta di questo momento per la Juventus. Sapere che  sia un giocatore della Juventus anima e cuore o soggetto “aziendale” in appalto, se per il giocatore sono più importanti i risultati di squadra o personali, sono domande legittime del tifoso anche per farsene una ragione, giusta o sbagliata che sia.  Juventus-Benevento gara da vincere anche senza Ronaldo, senza se senza ma,  i valori in campo sono molto diversi, la cifra tecnica della Juventus è nettamente superiore, ma al termine della gara Andrea Pirlo ci descrive una squadra composta da giovani senza personalità, forse ha ragione, a giocatori dotati di tanta tecnica individuale, senso tattico e disponibilità a volte non corrisponde la personalità nonostante le esperienze maturate anche se  ad  alti livelli, tutto non sempre corrisponde. Cristiano Ronaldo come Ibrahimovoc, indispensabili per se e per la squadra, è l’ordine dei fattori a fare la differenza. Brutta partita, squadra involuta, disorientata, inefficace e nervosa. Episodi arbitrali discutibili non costituiscono un alibi,  Dybala indecifrabile lontano dal suo miglior rendimento, soffre la competizione di Morata, Ronaldo, Chiesa, Kulusevsky….e forse altri. Scuro in volto senza reazioni. In attacco titolari Morata e Dybala ma senza un attaccante in panchina.
Ma questo è un’altro tema, Paratici e Nedved un giorno ci racconteranno ma gennaio è vicino sperando non sia troppo tardi.

Editoriale di Orfeo Zanforlin 

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La Juventus di Pirlo innesta la prima marcia. Di Orfeo Zanforlin

#JuventusCagliari

La Juventus di Pirlo innesta la prima marcia. Di Orfeo Zanforlin

La Juventus di Pirlo innesta la sua prima marcia, identità precisa dai connotati nuovi, diversi e insoliti. Contro il Cagliari la prima ufficiale come succede al debutto alla Scala, in precedenza solo prove. Squadra compatta, stretta, corta, concentrata e intensa per buona parte della gara. Sistema di gioco modulabile,  in ogni reparto e frangente, sempre costruttivo. Sì era il Cagliari non il Bayern o il Liverpool ma che  la  Juventus di Pirlo esiste, vera e palpabile è doveroso sottolinearlo.  Arthur devastante in regia davanti alla difesa, perfetto, geometrie passaggi e intercetti, la mano di Pirlo il suo maestro è chiara. De Ligt al rientro in gioco dopo mesi, dimostra grande personalità e sicurezza per se e per il compagno Demiral al suo fianco. La coppia centrale difensiva, inedita,  offre un stralcio di quanto potrà rappresentare in futuro. Rabiot da qualche mese è un’altro giocatore migliorato in consapevolezza, senso della posizione, tempi di gioco e di inserimento. Poi c’è Ronaldo a tradurre in semplicità ogni cosa, realizza 2 gol, contribuisce alla costruzione della manovra e si rende altruista. Un paolo e tante conclusioni a rete occasioni anche sprecate. Tanti i giocatori interessati a questo esercizio, calciano in porta un pò tutti, il segnale è molto positivo. Palleggio e verticalizzazioni veloci, palla sotto palla sopra poi terzo giocatore, la peculiarità del pensiero, intervallate da  pause e  ripartenze.  Buona la gestione di Bernardeschi parso in grande spolvero dopo le buone prestazioni in Nazionale, recuperabile ma forse in molti troppo critici nei suoi confronti e aspettiamo da lui nuove prove.  Grande spirito di sacrifico di tutta la squadra chenon poteva essere altrimenti considerato l’impianto un pò squilibrato. Una Juventus così   Voto alla squadra e a Pirlo 8. Gli esami importanti devono ancora arrivare ma le perplessità sulla gestione “Pirlo” non sono più le stesse ma diverse e sarà importante migliorare ancora.
Orfeo Zanforlin

 

 


 

Orfeo Zanforlin, “Una buona Juventus spreca la vittoria”

Occasione sprecata, altri punti lasciati per strada ma una buona Juventus, forse la migliore dopo Kiev quella vista contro la Lazio, certamente migliorata, disciplinata e ordinata in campo, modulata nel sistema di gioco, corta e stretta fra i reparti, molto Allegriana per concezione. Le cose più interessanti nella prima parte e sul finale, sia del primo che del secondo tempo. Juventus in inferiorità numerica a centrocampo, Rabiot e Bentancour prima sofferenti poi risolutivi nell’alzare il baricentro grazie al recupero palla nella metà campo della Lazio. Palleggio, in orizzontale e verticale a tratti veloce a cercare Morata e Ronaldo rendono una buona fluidità della manovra e il gol su una bella iniziativa del solito Cuadrado.

La descrizione sembra quella di una squadra vincente 0-4 ma non è cosi. Nelle 2 parti centrali la Juventus ha lasciato forse volutamente l’iniziativa alla Lazio, qui il mio ricordo alla gestione della gara e del risultato di stampo ”Allegriano”, lo fa però interpretando male il sano principio, lasciando troppo campo alle iniziative soprattutto centrali dei centrocampisti azzurri nel difendere al limite della propria area, tanto che la Lazio costruisce delle occasioni pericolosissime.

Raramente la Juventus pareggia queste partite subendo gol nei minuti di recupero, solitamente gestisce gara e risultato. Pirlo deve perfezionare questo atteggiamento. La Lazio pareggia con Caicedo grazie alle ingenuità difensive, errori individuali e di reparto, tutti nella stessa azione, coinvolti Dybala, Bentancur, Cuadrado, Bonucci e altri purtroppo.

 Orfeo Zanforlin

 

 


 

“Pare tutto bene ma lo Spezia non è il Barcellona”. Editoriale di Orfeo Zanforlin

Spezia-Juventus 1-4
Dopo 3 pareggi consecutivi la Juventus torna alla vittoria in campionato dopo la prima in casa con la Sampdoria, la seconda della stagione e lo fa contro lo Spezia. Vittoria che coincide con il rientro di Cristiano Ronaldo poco dopo l’inizio del secondo tempo. Come nell’Inter con Lukaku, nel Milan con Ibrahimovic, la presenza di Ronaldo in campo rappresenta la leadership carismatica che eleva i valori di tutta la squadra. Già dai primi minuti di gara la Juventus costruisce azioni pericolose, arriva con facilità in zona tiro e continua farlo per tutto il primo tempo ma si prende qualche rischio sulle ripartenze. Pirlo schiera un 4-4-2 che pare scolastico ma in situazione si modula sempre in modi diversi sia in fase di possesso che di non possesso. Personalmente questa cosa mi piace, alla lunga accresce la cultura tattica, il saper leggere e interpretare le situazioni di gioco. Morata in grandissima forma, sempre puntuale all’appuntamento in zona gol, tanto da portare in vantaggio la Juventus a conclusione di un’azione manovrata di ottima fattura, protagonisti Danilo, questa sera in regia difensiva, e McKenni. Arthur, buona prestazione finalmente, una percentuale di passaggi positivi del 95%, impiegato davanti la difesa molto basso per eludere la pressione dei centrocampisti dello Spezia. Mckennie centrocampista che avanza ad incentivare il recupero palla e a supportare Morata come assist man. Occasioni si, ma Juventus che fatica a chiudere la partita. Nel secondo tempo Spezia affaticato che continua a giocare molto alto e le sostituzioni di Pirlo cambiano l’inerzia della partita. Manovra in ampi spazi molto fluida ed efficace tanto da trovare il gol in altre 3 occasioni. Ma è Ronaldo la svolta. Passano 20’ dal suo ingresso per essere subito pericoloso. Da qui la squadra pare sentirsi meglio, più serena, sicura e meno ansiosa. Segue il valzer delle occasioni. “Pare tutto bene ma il test non può essere attendibile, lo Spezia non è il Barcellona”. Da rivedere ancora aspetti difensivi a centrocampo e in difesa. I migliori, Ronaldo, Morata, Arthur e Danilo.

Orfeo Zanforlin

 

 


 

 

 

 

 

 

“Avvio complicato, ma c’è fiducia in questa rosa” di Orfeo Zanforlin

Punti persi anche contro il Verona dopo quelli persi a Crotone. Juventus ancora un cantiere aperto, rivisti gli errori di Roma e Crotone. Terzo pareggio, una sola vittoria sul campo quella contro la Sampdoria, una a tavolino con il Napoli.  Si salva la parentesi di Kiev. Andrea Pirlo contro l’ Hellas Verona schiera una formazione votata all’attacco con un solo centrocampista, se vogliamo di interdizione,  Rabiot.  Il tecnico vuole un gioco sempre propositivo e spumeggiante, credibile solo se giochi nella metà campo avversaria e il recupero della palla  avviene in un nano secondo.  Se non ti riesce quest’ultimo presupposto rischi di prendere tante imbarcate. Esattamente quello che è successo nel primo tempo contro gli Scaligeri. Tanti gli errori tecnici.
L’ingresso di Kulusevsky nel secondo tempo,   una maggiore disponibilità al sacrificio da parte della squadra unita a un calo di condizione dell’Hellas, cambia radicalmente l’inerzia della gara. I bianconeti creano molte occasioni purtroppo non concretizzate,  colpisce 2  traverse una per tempo e recrimina qualche decisione arbitrale. 2 punti persi ma avrebbe la Juventus a consulto meritava la vittoria.
La fiducia non manca, la squadra è  composta da ottimi giocatori, basterà recuperare gli indisponibili e dare un’identità preciso equilbrio alla squadra. Il cantiere poi chiuderà e di vedrà la portata della costruzione. Ora di va du Champions League con il Barcellona. Servirà innestare la marcia più  alta. #finoallafine

Orfeo Zanforlin

 

 


 Orfeo Zanforlin: “A Crotone una Juve fragile e disorganizzata”

La giovane Juventus esce dal campo di Crotone con molte incognite. Si è dimostrata debole e fragile, in ritardo nella costruzione. Il centrocampo, esattamente come a Roma, è parso disorganizzato. Tentativi di pressing alto e il recupero della palla nella metà campo avversaria, quando non gli riesce però, la Juventus si espone ai contropiedi pericolosi del Crotone esattamente come è successo a Roma, deve garantire una maggiore protezione alla difesa. Scollamento fra i reparti, paradossalmente più organizzata in inferiorità numerica, dimostrando disponibilità, applicazioni e spirito di sacrificio. La Juventus deve colmare l’assenza dei big, trovare degli equilibri di squadra e l’identità smarrita. Molto bene Morata, autore di un gol, un palo e un gol annullato. Appena sufficiente Arthur, Danilo, Buffon. Tutti gli altri insufficienti. Male Bonucci e Chiesa. Ora, sotto con la Champions League nuovo banco di prova, con l’atteggiamento solito, da grande squadra.

Orfeo Zanforlin 

 

 


Orfeo Zanforlin: “Milan vittoria meritata contro un’ottima Juve, ma Sarri ha sbagliato i cambi”

Clamorosa rimonta subita dalla Juve di Sarri contro il Milan di Pioli. Ne abbiamo parlato con l’opinionista bianconero, Orfeo Zanforlin.

Si aspettava una debacle del genere?

Non me l’aspettavo per come si stava sviluppando la partita. Avevamo espresso un bellissimo calcio. Per sessanta minuti avevamo tenuto il campo benissimo. Fraseggio, possesso palla, verticalizzazioni: la squadra mi era piaciuta moltissimo. Sembrava che stesse andando tutto per il meglio. Non aveva concesso molto. Poi c’è stato un crollo mentale e fisico imponderabile. Dopo il primo gol il Milan è stato più tonico e organizzato della Juve. Hanno meritato di vincere.

Sarri ha sbagliato qualcosa?

I cambi tutti sbagliati. Dovevano dare qualcosa di più e invece non è accaduto. Nella logica di Sarri non c’è la filosofia del possesso palla, della gestione. Con Allegri l’avremmo portata a casa perché è nelle corde della sua filosofia la gestione. Ha delle responsabilità anche Sarri sull’esito della partita. Ne ha cambiati troppi nel momento sbagliato. Una squadra spaccata e in balia degli avversari. Ma ripeto per 60 minuti ho ammirato una grande Juve.

Chi l’ha delusa?

Dalla parte di Rugani abbiamo preso tutti i gol. Ha giocato poco e male anche Bonucci. Deligt è il giocatore più importante insieme a Dybala. Giocatori dei quali non si può fare a meno, ma non è un alibi. Ieri comunque la squadra mi è piaciuta per buona parte della gara.

In ottica scudetto cambia qualcosa?

Adesso bisogna battere l’Atalanta e non perdere lo scontro diretto. C’è una partita in meno, si riducono le possibilità per le inseguitrici. Sicuramente la distanza è buona. Siamo comunque più vicini allo scudetto.

Che Lazio ha visto?

Squadra in gravissima difficoltà. Condizione fisica approssimativa. Magari adesso riprende, ma in questo momento è chiaro che non possono sbagliare più nulla e forse è già troppo tardi.