Orfeo Zanforlin Allenatore Calcio

.

martedì 5 gennaio 2010

METODOLOGIA: “ Il Riscaldamento ”

Il mercoledì del Mister
La parte di attività che introduce il lavoro fisico vero e proprio, sia esso la partita o la seduta di allenamento, viene definita come riscaldamento o messa in azione. Ci sono pareri contrastanti sulla sua utilità sulla durata e sulla quantità anche se la necessità di un riscaldamento generale è riconosciuta da tutti. Si attribuisce al riscaldamento la tutela e la prevenzione degli infortuni e l’allenatore deve far comprendere tale importanza ai propri giocatori e ricercare gli esercizi più’opportuni, la loro successione, la loro durata. Cercando di adattarlo alle esigenze di ognuno, in pratica individualizzarlo il più’ possibile. Lo scopo del riscaldamento è di preparare l’organismo a sostenere una prestazione passando dalla condizione di riposo allo stato di attivazione in modo graduale con aumento progressivo dell’intensità. Con il riscaldamento si interviene sull’apparato cardiocircolatorio, respiratorio e sulla sfera psicologica. Si definiscono le due fasi del riscaldamento, generale e specifico. Nel primo dobbiamo curare i grandi muscoli attraverso esercizi sulla corsa e di mobilità articolare, nella seconda parte gli esercizi specifici che richiamano la successiva attività, allenamento o gara che sia. La durata può variare da giocatore a giocatore perché influenzata da vari fattori come ad esempio le condizioni atmosferiche e la condizione fisica. Deve iniziare con qualche minuto di corsa facile e lenta per elevare la frequenza cardiaca, respiratoria e aumentare l’irrorazione sanguigna ai muscoli, alcuni esercizi di mobilità in modo blando e alcuni tratti di corsa progressiva per 30-40 metri.
Lo stretching. Si devono portare gradualmente i muscoli alla massima tensione passando da una tensione facile e media sino alla tensione di sviluppo per 10”-30” senza mai arrivare alla soglia del dolore. La respirazione lenta e costante.
in cui nella seconda parte del riscaldamento quella specifica si devono introdurre esercizi sulle varie forme di corsa, avanti, indietro, laterale, skip, cambi di direzione, arresti, ecc..

Possiamo distinguere:
· riscaldamento pre-allenamento
· riscaldamento pre-gara
in quest’ultimo si devono eseguire esercitazioni con la palla che richiamano il clima della gara, partitelle di 3’ in spazi ridotti, prima con le mani e poi con i piedi. Pause fra le partitelle.

Nessun commento:

Posta un commento