Orfeo Zanforlin Allenatore Calcio

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martedì 5 gennaio 2010

METODOLOGIA: “ Principi dell’allenamento “

Il mercoledì del Mister
Ogni allenatore quando assume la guida di una squadra deve aver chiaro il significato della parola “allenamento”. Si definisce allenamento l’insieme di interventi che portano a migliorare la prestazione e il rendimento. I fattori sui quali si deve intervenire sono molti, possiamo sicuramente parlare di allenamento delle capacità: fisiche, tecniche, e tattiche . Queste capacità sono strettamente legate fra loro nel senso che non si può intervenire su di una senza interessare le altre. Il problema è stabilire la qualità e la l’intensità del lavoro da proporre ai giocatori. In tema di preparazione fisica, alcune qualità fisiche possono essere allenate, altre semplicemente educate.

Parliamo della preparazione fisica e dei suoi contenuti.

Gli elementi della preparazione fisica sono la preparazione fisica generale e specifica, la prima di carattere globale porta a migliorare le qualità fisiche generali e le grandi funzioni dell’organismo, la seconda si indirizza in modo specifico ad ogni singolo sport e alle prestazioni dallo stesso richieste.
Nel gioco del calcio le qualità fisiche dominanti sono:

resistenza
forza
la velocità
la destrezza (capacità di apprendere e sviluppare movimenti complessi)

Il gioco del calcio ci richiede degli sforzi specifici. Quali sono le caratteristiche !?
Intensità
Durata
Complessità
Processi metabolici per la prod……..……………..

Dobbiamo bene considerare quali atleti dobbiamo allenare, giovani calciatori o adulti. Il primo errore sta nel rapportare il giovane ad una immagine ridotta del calciatore adulto. Egli non ha ancora personalità formata, così come le sue capacità fisiche non sono ancora formate. Per questo non basta ridurre la quantità e l’intensità del lavoro. ( l’argomento è piuttosto complesso merita d’essere trattato a parte).
Durante l’allenamento e sottoposti ad un esercizio fisico le capacità funzionali dell’organismo subiscono delle reazioni, aumentano i battiti cardiaci, il ritmo e la profondità respiratoria, la sudorazione. Quando cessa l’esercizio, in breve tempo l’organismo ritorna al suo stato normale, è proprio su questo tempo chiamato di recupero che si deve intervenire, più lo riduciamo e migliore sarà la risposta della nostra condizione fisica. Per “condizione fisica” si intende quella condizione in cui l’atleta si trova nella migliore disposizione per effettuare la migliore prestazione. Un manifestazione tipica della condizione fisica è la soglia della fatica che non è altro che l’inizio del calo della prestazione. L’allenamento serve ad allontanare la soglia della fatica grazie ai suoi effetti sugli organi vitali piu’ importanti.
Effetti sulla muscolatura, ne aumenta il volume e l’ampiezza, così sulle articolazione e le ossa, che vengono nutrite da una maggiore circolazione sanguigna. Gli effetti piu’ importanti portati dall’allenamento sono sul sistema respiratorio aumentando la capacità in litri per ogni espirazione, e sul cuore aumentando il numero delle pulsazioni e la quantità sanguigna messa in circolo e facilitandone il ritorno. Senza trascurare gli effetti volti a migliorare l’apparato digestivo, nervoso e psicologico-sociale
Consideriamo ora quali sono le prestazioni richieste da una partita di calcio. Nei 90‘ di gioco vengono effettuati

scatti
arresti
cambi di direzione
controlli del pallone
contrasti con avversari

un susseguirsi di prestazioni diverse per tipo di intensità a secondo delle situazioni. Prestazioni riconducibili come capacità motorie che si possono allenare e migliore dette condizionali. Su queste capacità ci dobbiamo soffermare e come già detto prima, sono:
forza
resistenza
velocità
flessibilità

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