Bovisio: permanenza unico obiettivo
Calato il sipario sul girone di andata, si tirano le "somme" in casa Bovisio: faticano un po' a tornare i conti ma nel complesso il bilancio è positivo. 21 i punti in diciassette gare, bottino un po' povero maturato tra l'altro in modo bizzarro, si va forte con le grandi e si fatica con le ultime della classe. Il dato è chiaro, di fronte a una squadra che gioca e lascia giocare, i viola danno il meglio di se e concretizzano la loro abilità tecnica. Contro formazioni fisiche, nervose e dure, invece, c'è poca dimestichezza e tanta confusione. Gli auspici per il 2004 ruotano tutti intorno alla meta salvezza, senza play-out: ovvero si gioca sulla sestultima posizione. Ed è il Mariano attualmente ad occupare la sedia bollente: un cliente davvero scomodo. Dietro Assago, Guanzatese e Corbella sembrano non avere i numeri per un cam¬bio di marcia in salita; di contro Mezzanese e San Donato sono lì vicini e fanno sentire il loro fiato. Il dis-corso spareggi chiama in causa fino all'ottava posizione: dal Lora Lipomo (23) in giù sei squadre racchiuse in tre punticini si passeranno la patata bollente della sestultima piazza. Tra queste Turate sembra un gradino sopra. Metabolizzato il cambio di panchina di fine novembre, Bovisio si gioca la permanenza in eccellenza contro le dirette rivali. Si parte dall'Assago, dopo il deludente pareggio della prima giornata. Gli elementi per far bene ci sono tutti, sotto la guida di Zanforlin la squadra sembra rivitalizzata e il 3-0 netto contro Fulgor Cardano ha dato la giusta riprova e grande carica all'ambiente. La gestione del gruppo e dei singoli ha subito un salto di qualità enorme; ogni giocatore si sente prezioso e ha voglia di prodigarsi per la squadra. Ultimi lapalissiani esempì quelli di Pelucchi e Coccia. Anche dal punto di vista at¬letico in un mese scarso c'è stato un netto miglioramento. Con i recuperi a tempo pieno di Miserendino e Rosia, fondamentale là davanti dove è mancato il guizzo quest'anno, a disposizione del mister ci sarà una rosa davvero invidiabile.
Calato il sipario sul girone di andata, si tirano le "somme" in casa Bovisio: faticano un po' a tornare i conti ma nel complesso il bilancio è positivo. 21 i punti in diciassette gare, bottino un po' povero maturato tra l'altro in modo bizzarro, si va forte con le grandi e si fatica con le ultime della classe. Il dato è chiaro, di fronte a una squadra che gioca e lascia giocare, i viola danno il meglio di se e concretizzano la loro abilità tecnica. Contro formazioni fisiche, nervose e dure, invece, c'è poca dimestichezza e tanta confusione. Gli auspici per il 2004 ruotano tutti intorno alla meta salvezza, senza play-out: ovvero si gioca sulla sestultima posizione. Ed è il Mariano attualmente ad occupare la sedia bollente: un cliente davvero scomodo. Dietro Assago, Guanzatese e Corbella sembrano non avere i numeri per un cam¬bio di marcia in salita; di contro Mezzanese e San Donato sono lì vicini e fanno sentire il loro fiato. Il dis-corso spareggi chiama in causa fino all'ottava posizione: dal Lora Lipomo (23) in giù sei squadre racchiuse in tre punticini si passeranno la patata bollente della sestultima piazza. Tra queste Turate sembra un gradino sopra. Metabolizzato il cambio di panchina di fine novembre, Bovisio si gioca la permanenza in eccellenza contro le dirette rivali. Si parte dall'Assago, dopo il deludente pareggio della prima giornata. Gli elementi per far bene ci sono tutti, sotto la guida di Zanforlin la squadra sembra rivitalizzata e il 3-0 netto contro Fulgor Cardano ha dato la giusta riprova e grande carica all'ambiente. La gestione del gruppo e dei singoli ha subito un salto di qualità enorme; ogni giocatore si sente prezioso e ha voglia di prodigarsi per la squadra. Ultimi lapalissiani esempì quelli di Pelucchi e Coccia. Anche dal punto di vista at¬letico in un mese scarso c'è stato un netto miglioramento. Con i recuperi a tempo pieno di Miserendino e Rosia, fondamentale là davanti dove è mancato il guizzo quest'anno, a disposizione del mister ci sarà una rosa davvero invidiabile.
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